Si è svolta dal 9 al 12 gennaio 2018 l’edizione numero 93 del Pitti Immagine Uomo, l’evento internazionale di moda maschile più importante al mondo. Come sempre, sede centrale dell’evento è stata la scenografica Fortezza da Basso di Firenze, anche se in realtà i tantissimi eventi hanno coinvolto l’intera città.
Pitti Uomo 93 è stato un vero e proprio festival cinematografico. Come dichiarato da Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine “Ogni edizione di Pitti Uomo è sempre un grande film sulla moda che ha per protagonisti marchi, aziende, buyers, giornalisti, influencer e visitatori da tutto il mondo”. E allora perché non rendere la Fortezza un vero e proprio cinema? Così è stato e ad affascinare i visitatori ma anche gli espositori di Pitti Immagine Uomo 93 è stata la presenza di manifesti, locandine ed enormi billboard che, anziché annunciare film, promuovevano sfilate ed eventi.

Pitti Uomo 93: Athlovers, uno sguardo sul passato guardando al futuro
Pitti Uomo 93 ha visto la partecipazione di ben 1230 marchi provenienti da tutto il mondo. Un numero impressionante che, accanto ai grandi brand maschili sempre presenti, come Ermenegildo Zegna e Pepe Jeans London, ha visto anche grandi ritorni come Fratelli Rossetti e Karl Lagerfeld, che ha presentato la sua nuova collezione.
Ma se da una parte la moda maschile guarda al passato e alle sue tradizioni, è vero anche che sono sempre più i brand emergenti che invece scrutano il futuro.
Pitti Uomo 93 ha visto il debutto del un nuovo progetto Athlovers dedicato ai brand athletic-minded. Un progetto innovativo ed unico che per la prima volta porta in uno dei saloni di moda più importanti del mondo l’athleisure, uno dei segmenti maschili in più rapida crescita e con ottime prospettive per il futuro. Athlovers è stato realizzato con cinque brand internazionali di activewear (il belga 42.54, i tedeschi di Aeance, Gr1ps dall’Italia e Dyne e Isaora dagli Stati Uniti) in collaborazione con REDA, uno storico lanificio biellese. Insieme hanno mixato know how e materiali e hanno creato una capsule collection presentata in esclusiva durante l’evento.
Inoltre, a voler rimarcare l’importanza di questo nuovo segmento sempre più apprezzato in tutto il mondo, erano presenti moltissimi altri brand sportivi che hanno portato le loro collezioni sportly urban, come Superdry, K-Way, Le Coq Sportif e Munich, solo per citarne alcuni.

E’ stato il progetto di questo 2018 organizzato da Pitti Immagine Uomo in collaborazione con Fondazione Pitti Discovery, che si occupa di dare ogni anno spazio a brand emergenti di una nazione in particolare. Quest’anno la scelta è ricaduta sulla Finlandia e dall’estremo e freddo nord sono giunti a Firenze ben 8 brand e designer che hanno portato le loro collezioni in mostra alla Fortezza da Basso.
Nomen Nescio, Mannisto, Saint Vacant, Vyner Articles, Ikla Wright x Turo, Formal Friday, Maria Korkeila x R-Collection e Rolf Ekroth sono stati gli 8 brand scelti per rappresentare il meanswear finlandese.
Pitti Uomo 93: spazio a Kocca e al Giappone
Uno dei mercati del fashion in maggiore espansione è certamente quello asiatico, ma non solo dal punto di vista delle vendite. È infatti la Corea uno dei paesi orientali con un florido settore fashion e con moltissimi brand emergenti che stanno riscuotendo sempre maggior successo a livello internazionale. Proprio per questo, grazie ad una collaborazione tra Kocca (Korea Creative Content Agency) e Fondazione Pitti Discovery, Pitti Uomo 93 ha visto la partecipazione di due dei brand menswear coreani in maggiore ascesa: Beyond Closet e Bmuet(te).
Sempre dal lontano oriente, hanno calcato il palcoscenico di Pitti Uomo 93 anche due importanti brand giapponesi, UNDERCOVER by Jun Takahashi e TAKAHIROMIYASHITATheSoloist. Il primo era già apparso a Pitti Uomo una decina di anni fa, mentre per Miyashita, quello di quest’anno, è stato il primo fashion show in questa cornice internazionale.
Pitti Uomo 93: i 200 anni di Brooks Brothers
Come ogni anno, Pitti Immagine Uomo conferisce il Premio Pitti Immagine che, per questo anno 2018, è andato a Brooks Brothers, il più famoso e antico retailer americano guidato da Claudio del Vecchio. Questo premio, oltre a voler riconoscere l’importanza di questo marchio che, da piccola bottega familiare si è saputo imporre come brand globale, in grado oggigiorno di innovare, definire e ispirare lo stile americano, celebra anche i duecento anni dalla sua fondazione. È iniziato proprio a Pitti Uomo 93 l’anno di incredibili festeggiamenti per questo importante anniversario di Brooks Brothers, con la sua prima sfilata in assoluto presentata il 10 gennaio presso il Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, una delle location più eleganti e suggestive del mondo.
Pitti Uomo 93: who is on next? Luca Magliano
Pitti Uomo Discovery, come abbiamo già visto, si pone l’obiettivo di scoprire e promuovere nuovi brand e nuovi stilisti in tutto il mondo. E, oltre alla Corea e alla Finlandia, è stata anche la volta dell’Italia. Infatti, Luca Magliano, e il suo omonimo brand Magliano, è stato il vincitore del “Who is on next?” contest, il concorso della Fondazione Pitti Uomo Discovery destinato alla ricerca dei nuovi talenti italiani. Il “Who is on next?” è uno dei trampolini di lancio più importanti per i nuovi fashion designer a livello globale ed è un onore che sia rivolto ai giovani talenti italiani, che avranno così la possibilità di farsi conoscere e di far conoscere il proprio lavoro ad un evento globale di tale portata.
Luca Magliano ha portato a Pitti Uomo 93 la sua collezione per l’uomo innamorato, una serie di abiti che ritraggono “l’uomo intento a esprime il proprio romanticismo. Amore romantico, erotico, vero, glamour, politico…”, come ha dichiarato lo stesso Magliano, stilista bolognese di cui, siamo certi, sentiremo ancora parlare in futuro.
Pitti Uomo 93: il successo della moda maschile

Anche l’edizione Pitti Uomo 93 è stata un successo, che conferma ancora una volta come il fashion maschile stia rivestendo sempre più un ruolo importante nella nostra società. Oltre 36mila visitatori hanno affollato Firenze e hanno preso parte ai tantissimi eventi, tra cui sfilate, workshop e party esclusivi. Tantissimi anche i buyer internazionali che hanno potuto ammirare le collezioni del prossimo A/I e oltre 3000 i fashion blogger che sono accorsi a Firenze da ogni parte del globo e che hanno impreziosito con i loro outfit le strade del capoluogo toscano.
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